Restauro del castello dell'AcciaioloScandicci (FI)

La progettazione degli interventi di recupero a funzioni di interesse pubblico, coordinata dallo studio Gurrieri – De Vita di Firenze, ha riguardato, assieme alle opere di bonifica, consolidamento statico e riqualificazione tecnologica dell’immobile, il restauro conservativo dell’involucro esterno dei corpi di fabbrica e del recinto murario, costituito da filaretti di alberese con inserti di arenaria.

Photography & Project by Spira Srl Photography & Project by Spira Srl

Nel trattamento dei fronti l’indirizzo seguito è stato quello di non alterare l’immagine, oramai storicizzata, della fabbrica, evitando ogni rimozione delle “superfici di sacrificio” ancora esistenti ed il ripristino degli intonaci laddove questi risultavano già da tempo scomparsi. Per le zone rivestite da intonaco si è proceduto al ritrovamento, sotto gli strati soprammessi, già in fase di distacco, delle preesistenti porzioni di finitura ancora in opera, facendole, ove necessario, riaderire al supporto e provvedendo poi agli opportuni trattamenti conservativi.

Photography & Project by Spira Srl Photography & Project by Spira Srl

Per gli ornati architettonici in arenaria macigno e pietraforte gli interventi hanno mirato esclusivamente alla conservazione degli elementi ancora in opera. L’accurato esame dei serrami in legno ha permesso il recupero dei portoni e degli scuri interni, mentre ha indotto a prevedere, per la modestia delle loro caratteristiche ed il diffuso degrado di quasi tutti gli elementi, il completo rinnovo delle persiane, dei telai e dei battenti delle finestre.

Photography & Project by Spira Srl Photography & Project by Spira Srl

Informazioni aggiuntive

Accenni storici:
Il Castello dell’Acciaiolo, sviluppatosi dal XV secolo attorno all’originaria villa trecentesca di Nardo di Bencivenni Rucellai fino a raggiungere il proprio assetto definitivo nei primi decenni del ‘700 con i lavori fatti eseguire da Ottavio Acciaioli, costituisce l’emergenza monumentale di maggior spicco nella piana di Scandicci. Alla riplasmazione settecentesca, cui si devono l’aggiunta della cappella e del giardino, risalirebbe anche l’intonacatura degli affacci che dissimula l’eterogeneità di fasi costruttive del complesso.
Incarico:
Progettazione Preliminare, Definitivo e Esecutivo opere di restauro e Coordinamento della sicurezza (lavoro in collaborazione con altri).
Data:
2001/2007
Committenza:
Comune di Scandicci