CENACOLO DI SANTA CROCEFirenze
Gli interventi di restauro e messa a norma, resi urgenti da esigenze funzionali e di salvaguardia del complesso monumentale sede del Museo dell'Opera di Santa Croce, ma anche della imminente commemorazione dei 50 anni dall'alluvione che colpì Firenze nel 1966, riguardano il completo restauro dei fronti esterni lapidei e degli intonaci decorati interni, delle bifore lapidee e delle vetrate soffiate a rulli, la sistemazione della copertura con interventi locali di consolidamento delle capriate e l'adeguamento degli impianti a servizio dell'aula.
Photography & Project by Spira Srl
Il progetto, nel rispetto dei vincoli di tutela architettonica, storica e museografica del complesso, è stato sviluppato con lo scopo di minimizzare le interferenze con le attività svolte nel complesso monumentale, ivi comprese quelle ecclesiastiche, museografiche e di rappresentanza.Photography & Project by Spira Srl
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Informazioni aggiuntive
- Accenni storici:
- A destra della Basilica di Santa Croce si trova, oltre il primo chiostro, il braccio di fabbrica con tetto a capanna, cui si addossa sul fianco nord un doppio ordine di logge, che ospita il Cenacolo e fronteggia il loggiato terreno sul lato opposto del chiostro arnolfiano, eretto ai primi del XIV secolo, volge l’affaccio neomedievale sulla piazzola ove sbocca via Magliabechi. Il fronte est del Refettorio, coperto sull’ingresso da un portico più alto del loggiato terreno in fregio al fianco settentrionale, reca al centro un finestrone ad ogiva interrotto dalla tettoia del portico L’interno accoglie il doppio volume del Cenacolo, con copertura a vista su capriate lignee, nella cui parete di fondo (corrispondente alla testata verso Borgo S. Croce) Taddeo Gaddi affrescò (1333) l’Albero della Croce con scene laterali e, nel registro inferiore, l’Ultima Cena.
- Incarico:
- Progettazione Esecutiva, Direzione dei Lavori e Misura e contabilità
- Data:
- 2016
- Committenza:
- Opera di Santa Croce onlus